Tra le storie di tanti imprenditori italiani, quella di Ferruccio Lamborghini mi ha colpito più di tutte.
Ferruccio Lamborghini era figlio di agricoltori.
Partiva già da una situazione svantaggiata…un ambiente di poca cultura e senza nessun appoggio economico da parte della sua famiglia.
Eppure la sua passione per i motori lo portò a diventare un grande meccanico.
Durante la seconda guerra mondiale fu assunto come apprendista per riparare i mezzi dell’esercito, e alla fine di quel periodo il nostro giovanotto aveva imparato alla perfezione a riparare i motori.
Tuttavia, l’Italia in quegli anni si trovava in condizioni disastrose dove tutto era da ricostruire.
Così Ferruccio intuì come, da lì a poco, si sarebbe scatenata – durante la ripresa economica – una forte domanda di trattori.
E questa intuizione lo spinse a lanciarsi, con enorme coraggio, proprio in questo business.
Guarda con quanto sacrificio il signor Lamborghini ha imparato a riparare i motori prima di tutto negli anni della guerra, e poi senza avere un background scolastico a supporto.
Ma non finisce qui…
Avviato il business dei trattori, Ferruccio Lamborghini ebbe l’occasione d’incontrare e conoscere Enzo Ferrari.
Durante la loro discussione sulla qualità dei motori, Enzo Ferrari si mostrò poco cortese nei confronti del giovane Lamborghini e non perse l’occasione di ricordargli come, sull’argomento, non potesse avere grande voce in capitolo, dato che era buono solo a fare trattori.
Ferruccio quindi, ferito nell’orgoglio, prese quelle parole come una sfida personale da vincere a tutti i costi.
E un anno dopo produsse la prima LAMBORGHINI!
Pensa però che culo s’è fatto e quanti bocconi amari avrà mandato giù il signor Ferruccio Lamborghini prima di riscuotere tutto il successo che meritava.
Per lavorare alle sue auto acquistò un grande capannone centrale, luminosissimo, adiacente alla palazzina degli uffici, in maniera che i dirigenti avessero costantemente sotto controllo la situazione della produzione.
Questo era particolarmente gradito proprio a Lamborghini, che non si poneva troppi scrupoli a lavorare personalmente sulle automobili – quando gli sembrava che qualcosa non fosse fatto come avrebbe voluto.
Ferruccio Lamborghini ebbe sempre un ruolo cruciale e strategico nella storia dell’azienda.
Infatti è a lui che si deve la ormai celebre tradizione di nominare le vetture con nomi di tori da combattimento – valorosi, forti e temibili, proprio come le sue vetture.
Quindi quello che possiamo dire è che metterci tutto l’impegno possibile e farsi un culo esagerato è un super potere che puoi sfruttare per raccontare il tuo brand.
In altre parole racconta l’impegno, il sacrificio e la passione che ti hanno portato a fare questo lavoro.
In questo modo:
- renderai il tuo brand estremamente personalizzato;
- nessun concorrente potrà copiarti;
- e allo stesso tempo puoi spiegare in modo unico e accattivante perché il tuo potenziale cliente dovrebbe acquistare da te;
Se questi spunti ti sono stati utili, prova a pensare cosa potrebbe succedere partecipando alla prossima edizione della Sales Mastery University.
Se vuoi approfondire il concetto di brand leggi l’articolo: “Come costruire un brand di successo”
Iscriviti anche al mio canale YouTube e alla mia pagina Facebook per non perderti altri contenuti pratici sulla vendita.
Alle tue vendite
Giuliano De Danieli